Roma, 12 dicembre 2014
I professionisti da tempo colmano con la loro attività le lacune dei servizi statali, troppo spesso però vengono additati come i responsabili di atteggiamenti poco virtuosi del cittadino e ideatori di scorciatoie ai limiti della legalità per sfruttare a proprio favore le pieghe della legge; ma siamo sicuri che l’efficienza del sistema economico e sociale migliorerebbe in assenza delle professioni intellettuali? Sono i professionisti che impediscono allo Stato di essere pienamente efficace nelle politiche socio – economiche attuate? È possibile un sistema economico senza le professioni?
È evidente che un sistema sociale ed imprenditoriale moderno si basa su competenze professionali all’avanguardia e necessita di specializzazioni e qualità, in questa direzione i professionisti devono essere protagonisti della crescita del paese e forse possono esserne proprio la chiave di volta con le loro competenze.
Provocatoriamente si rifletterà sulla posizione dei professionisti nel sistema delle normative, spesso mal teorizzate e aventi effetti contrari a quelli ipotizzati, sostenendo che questi debbano assumere il ruolo di facilitatori e possibili innovatori di un sistema burocratico molto spesso farraginoso e impraticabile per il cittadino e per l’impresa e non essere visti come parassiti di un sistema bizantino.
I professionisti come protagonisti e sostenitori di una reale semplificazione per una società moderna.
Si dibatterà anche sul nuovo assetto che le professioni dovranno darsi per uscire dalla profonda crisi che stanno vivendo ed affrontare con successo il futuro, un futuro da professionisti 2.0!
Nel corso dei lavori saranno presentate una serie di riflessioni da parte dell’UNGDCEC, cui seguiranno gli interventi delle rappresentanze politiche e istituzionali.
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